
Tra gli elementi d’arredo di un’abitazione, quello che ha sempre suscitato in me, sia personalmente che come progettista, un fascino particolare è sicuramente il camino.
Il camino, fin dall’antichità, fulcro della vita domestica, al giorno d’oggi, ha perso un po’ della funzione diretta, nel riscaldamento per esempio, a favore del suo aspetto più estetico.
A mio avviso però tale trasformazione non gli ha tolto quella carica affascinante ed emozionale che solo un focolare domestico può dare…
Indubbiamente il calore del fuoco è inimitabile e il fascino maggiore lo dà lo scoppiettio della fiamma, ma non per questo il camino, seppur alimentato a gas o a bioetanolo, può diventare un elemento di grande impatto visivo ed integrarsi con il resto dell’arredamento.
Pertanto, quando si deve rivestire un camino, la prima cosa da decidere è lo stile che gli si vuole dare, ovvero la “forma” dietro la quale mascherare le sue componenti tecniche, come la canna fumaria e il rivestimento della bocca. Si possono ottenere diverse soluzioni che, oltre a celare la praticità dietro una maschera estetica, consentono anche l’abbinamento allo stile di arredamento predominante in casa.
Una delle possibilità che si può seguire nella ricerca di un modo per rivestire il camino è quello di incorporare la sua bocca in un volume pieno, importante, imponente. Creando un elemento di grande impatto visivo, perché privo di interruzioni e tendenzialmente di dimensioni maggiori rispetto al resto dell’arredo presente nella stanza. Di fondamentale importanza, in questo caso, diventerà la “pelle” che lo riveste, che potrà essere una semplice superfice tinteggiata o un rivestimento in marmo, una carta da parati materica o una fodera di essenza.
Indubbiamente la preziosità e la bellezza intrinseca del materiale può contribuire molto all’effetto finale, ma ciononostante si possono avere dei risultati altrettanto efficaci, mediante, per esempio, un gioco di chiaroscuri ottenuti con un attento uso della luce o dei materiali stessi.
Diverso invece in un ambiente più classico, in cui la soluzione che preferisco è quello del camino a cornice, magari con materiale di spoglio o riproducendo con materiali inusuali il profilo di antichi. Questo perché tale soluzione permette anche di giocare con presenza di vuoti nei pieni, ovvero dalla realizzazione di nicchie all’interno del rivestimento del camino.
Infatti, l’opzione, che a volte richiama i classici camini circondati spesso da imponenti librerie oltre ad avere il vantaggio di creare spazio extra per abbellire l’ambiente o per posizionare oggetti e suppellettili, permette di giocare con la luce. Le nicchie, infatti, creano già da sole un gioco di ombre, ma possono anche essere messe in risalto da un’illuminazione progettata ad hoc, fatta di faretti e fasce led che creano atmosfera nella stanza
Può capitare che non sia possibile posizionare la canna fumaria, magari perché sopra il vostro c’è un altro appartamento o magari perché nel punto in cui vorreste mettere il camino è presente una trave in cemento armato che non può essere alterata.
In questi casi non bisogna disperare, perché esistono delle alternative come caminetti elettrici, biocamini e caminetti a gas che seppur non hanno né il fascino del camino tradizionale né la capacità di riscaldare tipica del fuoco a legna, hanno sicuramente altri vantaggi, quali, ad esempio, il non diffondere fuliggine o la non necessità di essere puliti dopo l’uso… È il caso di una progettazione dell’interior di un appartamento, in cui, nell’impossibilità di realizzare un vero e proprio camino a legna, ho optato per un camino mobile e a bioetanolo posizionandolo, anche simbolicamente, al centro di un salotto.